Campo progressista? No, confusionario. Tabacci legge l’alleanza Pd-M5S

Il presidente di Centro Democratico a Formiche.net: “Niente Mattarella bis, Draghi è il candidato naturale per il Colle. L’Italia non può fare a meno del Mes. Insistere con i Cinquestelle? Sarebbe un campo confusionario e non progressista”

È stato un errore mescolare elezioni regionali e referendum. Lo pensa il presidente di Centro Democratico Bruno Tabacci che, partendo dalle ragioni del no, analizza lo stato dell’arte nella maggioranza, l’utilizzo del Mes e la congiuntura del governo rapportata alle nuove sfide che lo attendono (anche a Bruxelles). Formiche.net lo ha sentito al termine dell’audizione in Banca d’Italia.

“Non possiamo sbagliare – ha detto Zingaretti in Direzione -. Non è in gioco un’alleanza di governo, ma la tenuta della Nazione per i prossimi anni”. Allora perché il governo preoccupa anche la stessa maggioranza tra regionali e referendum?

Intanto registro che l’abbinamento regionali e taglio dei parlamentari si è rivelato disastroso, perché avere messo sullo stesso piano una consultazione amministrativa con un referendum confermativo di questa portata ha impedito che la campagna elettorale si svolgesse in maniera adeguata dal punto di vista dell’informazione ai cittadini. Prova ne è il fatto che, volendo dare credito ai rilievi del prof. D’Alimonte, il no ha avuto un risveglio che sembrava impensabile fino a qualche tempo fa.

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