Riforma enti locali, Desini: «Il nord Sardegna deve avere una città metropolitana»

Il presidente del Gruppo SDL, Roberto Desini, difende le ragioni del Sassarese

«La riforma regionale degli enti locali non può negare un diritto ai Comuni e alle popolazioni del nord dell’Isola. Se il disegno di legge non sarà cambiato contemplando una seconda città metropolitana nel nord Sardegna, io nell’aula del Consiglio regionale non voterò l’articolo che istituisce la sola città metropolitana di Cagliari». Roberto Desini, presidente del Gruppo SDL in Consiglio regionale, e sindaco di Sennori, è intervenuto questo pomeriggio agli stati generali del nord Sardegna convocati a Porto Torres, per dichiarare la propria contrarietà all’istituzione di una sola città metropolitana in Sardegna, così come previsto dal disegno di legge che si discuterà a breve in Consiglio regionale. «Si deve partire dal presupposto che la legge Delrio non pone alcun vincolo all’istituzione di un’altra città metropolitana in Sardegna, oltre Cagliari. Allora non si capisce perché non si possa sfruttare la nostra specificità di Regione autonoma per legiferare in tal senso», ha spiegato Desini. «Quali danni arrecherebbe alla Sardegna l’istituzione di una seconda città metropolitana nel nord dell’Isola? In questi anni l’area vasta dei Comuni del Sassarese ha dimostrato ampiamente di poter e di sapere lavorare in sinergia, pianificando in maniera condivisa progetti e iniziative. Perché ora non si vuole riconoscere e premiare questo enorme sforzo portato avanti con grande impegno dalle istituzioni locali?», ha continuato l’esponente del Centro Democratico. «Mi rivolgo ai colleghi del Sassarese che insieme con me rappresentano i cittadini del nord Sardegna nel Consiglio regionale: in questa legislatura abbiamo una larga rappresentanza del territorio, come mai è successo in passato; è giunto il momento di sfruttarla a vantaggio delle popolazioni che con il loro voto hanno riposto in noi la loro fiducia e le loro speranze», ha detto Desini rivolgendo un appello agli altri consiglieri regionali eletti nel nord Sardegna. «Per quanto mi riguarda, farò tutto quello che è nelle mie facoltà per rispettare il mandato degli elettori e per rispettare ciò che il mio Consiglio comunale, con un’apposita delibera approvata all’unanimità, mi ha investito di fare: impegnarmi in sede istituzionale affinché il nord Sardegna abbia il giusto peso e il giusto riconoscimento nelle politiche e nella programmazione regionale».