Rete ospedaliera: Capelli, “meschino il fuoco amico”

CAGLIARI, 14 SET – “E’ stucchevole e poco seria la polemica sulle osservazioni del Ministero della salute sulla riforma Sanitaria e ospedaliera sarda. Noi del Centro Democratico fin dal primo momento abbiamo fortemente e convintamente osteggiato la proposta della Giunta regionale fino a non votarla in aula. Ci siamo opposti al testo facendo una proposta che e’ stata definita dall’assessore competente e dal tavolo tecnico ‘la migliore, la piu’ razionale e la piu’ utile per la Sardegna’, ma e’ stata respinta dalla Giunta perche’ ‘non c’erano le condizioni politiche’. Condizioni che successivamente ci hanno portato ad abbandonare la nostra collaborazione con la Giunta regionale”. Lo dichiara l’esponente di Centro Democratico, Roberto CAPELLI, ex parlamentare ed ex assessore alla Sanita’.

“Ricordo la nostra ferma opposizione alla proposta di aumento dell’Irpef per finanziare la sanita’ con la spesa fuori controllo, ricordo il nostro no alla creazione dell’Aereus essendo contrari alla creazione di nuove aziende con nuove spese per Direttori vari e logistica amministrativa, ricordo che ancora oggi non abbiamo avuto riscontro del costo lordo annuale del Direttore e Dirigenti apicali dell’Ats, comprensivo di rimborsi e spese varie (viaggi, trasferte, autisti, vitto e alloggio). Il giudizio dei sardi sulla ‘sanita’ percepita’ ritengo ci abbia dato ragione. E il nostro giudizio sull’operato fin qui dell’Assessore Arru e’ decisamente negativo! Detto questo non capisco pero’ le critiche ‘amiche’ dei partiti di maggioranza, dettate da puro calcolo elettorale. Posso capire l’opposizione nero-sardo-leghista con tinte sbiadite d’azzurro (per di piu’ silenti in questi quattro anni) e l’abbaiare alla luna degli stellati, ma gli altri? Governano le Assl, enti, assessorati: insomma, almeno un po’ di dignita’ e rispetto per l’intelligenza dei sardi!”, afferma ancora CAPELLI.

“E’ assolutamente chiaro a tutti che nel merito del nuovo caso l’Assessore alla sanita’ della Sardegna, invece, va unitariamente difeso e bene fa a sollevare gli scudi. Sia chiaro, nel dibattito e confronto tecnico-politico Arru e’ sempre stato contrario al salvataggio dei piccoli ospedali, e non l’ha mai nascosto, vedendoli in prospettiva come una sorta di poliambulatori di frontiera. Personalmente non sono mai stato d’accordo con Arru su quasi nulla. Ma l’Assessore ha l’obbligo di difendere una legge approvata dal Consiglio Regionale anche contro i propri personali convincimenti: quindi oggi sul tema specifico sto con l’Assessore che rappresenta la Sardegna. Non lo facesse occuperei la Presidenza, e credo non da solo. Chi cerca solo di strumentalizzare per fini utilitaristici anche quel minimo di ragione che e’ rimasta, dovrebbe farlo dall’opposizione e abbandonare seduta stante le rendite di posizione”, conclude CAPELLI.