Storia e coerenza: ecco la differenza tra forza responsabile e Responsabili

Centro Democratico c’era nel 2012. C’era alle primarie del centrosinistra del 2012 per l’esattezza. Quelle vinte dalla coalizione Italia bene comune.

Quelle vinte da Bersani, in competizione con Matteo Renzi, Bruno Tabacci, Nichi Vendola e Laura Puppato. E c’era, a inizio 2013, quando si votava alle Politiche, con i suoi candidati in tutte le circoscrizioni, dando il suo contributo per impedire la vittoria del centrodestra guidato da Silvio Berlusconi.

E c’era alle elezioni del 2018, sempre in coalizione col centrosinistra. In accordo con Più Europa di Emma Bonino.

E quando è nato il governo Conte 2 nel 2019 con l’alleanza tra centrosinistra e 5 Stelle, e Più Europa ha deciso di collocarsi all’opposizione, Centro Democratico ha chiuso il rapporto con Più Europa per supportare il governo e rimanere nella sua collocazione naturale, il centrosinistra.

E certo, Centro Democratico è una forza responsabile. Lo ha dimostrato in ogni passaggio dal 2012 ad oggi. Ma non le si può appiccicare l’etichetta di partito dei Responsabili. I partiti dei responsabili, lo insegna la storia delle scorse legislature, nascono lì per lì, sul momento. C’è un governo da puntellare, si mette su una sigla qualsiasi ed ecco i Responsabili.

Centro Democratico c’era già nel 2012. Prima di Più Europa, prima di Leu, prima di Italia Viva. Magari la differenza tra essere una forza responsabile e i Responsabili può sembrare sottile. Ma c’è, ed è di sostanza: di storia e di coerenza.