La ripresa dell’Italia passa anche dallo Sport

Lo sport ha una valenza straordinaria. Vuol dire benessere, è sinonimo di inclusione e di aggregazione, sa essere un formidabile strumento formativo, ma può e deve essere valorizzato anche come veicolo per lo sviluppo e il rilancio del Paese.
L’attività sportiva coinvolge il settore pubblico (Amministrazioni Centrali e Locali), il sistema produttivo ed economico (aziende ed Associazioni), il sistema sociale e gli stessi individui, considerati sia come praticanti che come spettatori. Si tratta di un mondo dalle proporzioni vastissime, che identifica lo sport come un fenomeno sociale trasversale e con un’assoluta rilevanza economica.
Basta, infatti, sottolineare quanto lo sport rivesta un ruolo centrale in molteplici aspetti della vita quotidiana, dalla responsabilità sociale al benessere e qualità della vita (sport therapy), dal turismo all’innovazione, dal volontariato all’occupazione, per comprendere quanto le politiche sportive possano influenzare l’intera società civile. Il mondo sportivo non rappresenta più, come era immaginato in passato, un sistema a sé stante, senza alcun legame con il sistema sociale e civile; bensì, grazie alla trasversalità dello sport, esso diventa un connettore sociale, un insieme di politiche e progettualità che sono strettamente legate alla vita quotidiana di individui, famiglie, aziende, Enti e Amministrazioni.
Favorire la socializzazione attraverso lo sport e sostenere la crescita dei luoghi di aggregazione nei quali praticare sport rappresenta un efficace strumento di contrasto dei fenomeni di disagio e di devianza giovanile e, in una società multietnica come quella attuale, esprime anche un mezzo di integrazione sociale e di lotta all’emarginazione, in quanto lo sport possiede insito nella sua natura un insieme di valori sociali ed educativi che possono rappresentare le fondamenta sulle quali costruire il futuro dei giovani e dei ragazzi. La voglia di migliorarsi, il rispetto delle regole, il fair play, lo spirito di gruppo, l’attenzione verso il compagno, il rispetto degli avversari sono valori propri di ogni sportivo e di fatto rappresentano un modello da rispettare anche nella vita di tutti i giorni.
Sia a livello nazionale che Europeo sono state formulate una serie di proposte, alcune anche innovative, per supportare sforzi ed esigenze di un mondo che chiede di essere sostenuto e non lasciato a se stesso, alla continua ricerca di soluzioni a media-lunga scadenza. E su questo fronte serve l’aiuto del Governo, del Parlamento, degli Enti locali, perché si vada effettivamente ad un reale riconoscimento dello sport.
Vanno continuamente considerate due componenti in questa analisi: la componente sociale e quella tecnica. Due strade per praticare e capire lo sport: entrambe convergono verso un unico punto, il benessere (inteso come ben-essere) che rappresenta e coinvolge la vera essenza della singola persona e della comunità intera.
In questi anni lo scenario politico, pubblico e sociale è cambiato profondamente, rendendo fondamentale sviluppare nuove progettualità e politiche sportive. La crisi ha toccato l’intero sistema economico, andando ad incidere profondamente in ogni ambiente.
Sebbene le società sportive siano in possesso di uno straordinario potenziale sociale, civile ed educativo, non sono, purtroppo, in grado di esprimerlo, sia per la mancanza di sinergie con altri attori del territorio, sia per una scarsa consapevolezza, da parte delle stesse società o degli interlocutori.
Le società sportive riusciranno ad essere competitive e ad offrire il proprio contributo al territorio se, con il supporto del CONI e di tutti gli attori del territorio, saranno in grado di interpretare il loro ruolo in modo nuovo ed innovativo, allargando i propri orizzonti e ampliando la propria offerta di servizi.
È fondamentale lavorare affinché si costituisca, tra tutti gli attori territoriali, un sistema sportivo a carattere prima regionale e poi nazionale, all’interno del quale la conoscenza reciproca e la condivisione portino allo sviluppo di un nuovo sistema di crescita.

 

Fabrizio Faimali

Consiglio Nazionale Centro Democratico