Fase 3: Tabacci, ‘bene stati generali, poi piano nazionale riforme e confronto UE’

‘Bruxelles cambia passo, ora federalismo è accentuato’ – ‘Crisi virus sia occasione per sviluppo’.

Roma, 9 giu. – “Incontrare le parti sociali e gli imprenditori mi pare sia un passaggio giusto, sia il piano Colao, sia il piano nazionale di riforme, che il governo intende mettere a punto, contengono dei progetti di grande interesse”. Intervistato dall’AdnKronos, Bruno Tabacci, leader del Centro democratico, vede con ottimismo la strada intrapresa dal paese per uscire dalla crisi da coronavirus. A partire dagli Stati Generali voluti dal premier Conte: “A quel punto” con le proposte in mano “si potrà aprire un confronto positivo con l’Europa”.
L’ex dc scommette sulla ripresa: “Ce la dobbiamo fare, e poi – sottolinea – con l’Europa che finalmente ha dato il segno di un cambiamento di passo, orientandosi verso un federalismo più accentuato” ci sono tutte le possibilità. “L’Italia deve utilizzare questa occasione, trasformando le difficoltà derivate dalla crisi da Covid-19 in una grande opportunità per lo sviluppo del paese”. Intanto il meeting a Villa Pamphili. “Poi la parola spetterà alla politica, una volta sentite le parti sociali”, dice ancora l’ex
presidente della Regione Lombardia, ricordando come “entro la fine di giugno dovremo arrivare alla ridefinizione del piano nazionale di riforme, il Pnr, che non è stato fatto, non avendolo messo insieme al Def, la scorsa primavera”.

Piano nazionale riforme si discute in Parlamento – ‘Lombardia? Commessi errori’
“Siamo – spiega sempre sul Pnr – l’unico paese che non lo ha ancora fatto, a quel punto, avremo fatto tesoro di tutte queste proposte, di queste indicazioni che vengono dai soggetti, dai protagonisti dell’economia e dell’assetto sociale del paese”. Anche le opposizioni dovrebbero essere coinvolte negli Stati Generali al via tra poche ore? “Questo non lo so, ma la sede delle opposizioni è il Parlamento, gli Stati generali mi pare abbiano una funzione diversa”. “Certo – aggiunge – dopo dovremo venire in Parlamento, perché si passa da una fase di studio a una concreta, a quel punto il piano nazionale delle riforme dovrà essere adottato dalle Camere, e in
quella sede ci sarà il confronto con le opposizioni”.

Poi Tabacci risponde a una domanda sulla situazione della sua regione, la Lombardia, che ha anche guidato, da governatore, dall”87 all”89: “Spero che la Lombardia si riprenda, sicuramente nella fase della gestione sono stati commessi degli errori – ci sono perfino delle indagini in corso – soprattutto nel rapporto tra le Rsa e le strutture
ospedaliere, sono cose note, di cui ho parlato anche in Parlamento”.