I Cinque Stelle devono uscire da Rousseau e dimostrarsi all’altezza dei voti che hanno preso. Parola di Bruno Tabacci

Conversazione con il neo eletto di +Europa raggiunto da Formiche.net a margine dell’evento Menabò

Il percorso verso la formazione del nuovo governo si muove lungo una linea sottile. Secondo l’onorevole Bruno Tabacci, neoeletto nelle file di +Europa, da un lato occorre dare delle risposte al Paese, dall’altro è necessario tenere fede agli impegni europei e internazionali. La formazione di un nuovo esecutivo è una priorità, perché lo richiedono le contingenze sociali ed economiche, prima però è necessario che i “vincitori” scoprano le carte e cerchino un’intesa ad ampio raggio sui temi chiave della prossima legislatura.

Onorevole Tabacci, si parla molto in questi giorni di accordi trasversali e di priorità per il Paese, ci sono secondo lei dei temi su cui i Partiti possono trovare una convergenza ampia?

Secondo me la priorità è quella di fare un governo, su questo non ci piove. Il punto però è che per fare un governo le forze che si ritengono “vincitrici” devono rendersi conto che non hanno una forza parlamentare autosufficiente, e quindi i loro programmi elettorali devono essere diciamo proposti all’attenzione degli altri soggetti anche con disponibilità a trovare nuove convergenze. Questa è la pre-condizione. Se questa precondizione non c’è non saprei neanche di cosa stiamo parlando. Il centro-destra dice che ha vinto, ma il centro destra quante decine di parlamentari gli mancano per fare una maggioranza per un governo? I 5stelle dicono di aver vinto e gli mancano più di 100 parlamentari.

 

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