Umbria, Berloco (Cd): anche nella nostra regione sanità a rischio implosione

PERUGIA, 29 dic – Si è tenuto in Umbria un incontro tra il responsabile nazionale del Dipartimento Sanità di Centro Democratico, Michele Berloco, ed Alvaro Chianella, responsabile per l’Umbria dell’AAROI-EMAC, il sindacato degli anestesisti rianimatori ospedalieri italiani- emergenza medicina di area critica.
Molti i temi affrontati, a cominciare dalle scarse risorse economiche che minano il funzionamento del settore in Umbria come nel resto d’Italia. “Siamo vicini al collasso e la politica deve ascoltare la voce degli operatori del settore o arriveremo presto a un punto di non ritorno. Il contratto nazionale dei medici è fermo a otto anni fa – ha voluto sottolineare Berloco al termine dell’incontro attraverso una nota – gli organici sono sottodimensionati e i carichi di lavoro crescenti. Si punta negli ospedali alla creazione di UDI (unità di degenza infermieristica) dimenticando di prevedere una figura medica di riferimento, come se il medico non fosse insostituibile. Alle scelte discutibili si aggiungono poi insidie esterne come l’aumento progressivo del contenzioso medico-legale, con costi di oltre 10 miliardi di euro all’anno. Ci sono poi la privatizzazione strisciante dovuta all’aumento dei ticket, il progressivo impoverimento dei LEA e le liste d’attesa a mettere in crisi la Sanità italiana. Se il sistema universalistico non è più sostenibile – conclude Berloco – lo si dica chiaramente. Sta alla politica scegliere cosa fare e ai corpi intermedi, sindacato in testa, dare il proprio contributo. Ma senza una scelta fra un po’ sarà la salute degli italiani ad essere aggredita dai tagli”.