Pasquale Giuditta: “Il Centro democratico guarda a chi non si riconosce nel Pd”

“Siamo di centrosinistra. Alleati dei democratici, ma rimanendo distinti”

Alleati del Pd, ma rimanendo distinti. All’interno del centrosinistra per colmare un vuoto e intercettare quell’elettorato che non si riconosce nel partito di Renzi. Il Centro Democratico traccia il suo profilo specificando la sua collocazione politica e lo fa durante la conferenza di presentazione che si è tenuta al Circolo Della Stampa a cui hanno preso parte Pasquale Giuditta, coordinatore provinciale, Michele Pisacane, segretario regionale, Carlo Marotti e Carlo Guadagno, rispettivamente coordinatore di Caserta e Salerno. Tra il pubblico erano presenti anche Enzo De Luca, l’onorevoleMario Pepe e l’ex sindaco di Nusco, Giuseppe De Mita.

Durante l’incontro, gli esponenti del partito di Tabacci hanno anche annunciato che prendere ranno parte alle primarie di coalizione di centrosinistra con un proprio candidato. Il Centro Democratico guarda a all’elettorato moderato e cattolico-democristiano, come ha spiegato Pasquale Giuditta. «Dopo l’adesione del Pd al Pse si è creato un vuoto. Noi vogliamo rappresentare chi si sente distante dai democratici ma si riconosce nel centrosinistra». Le attenzioni, però, sono rivolte anche a chi non si riconosce più nel centrodestra. L’obiettivo primario del Centro Democratico, però, è far riavvicinare la gente alla politica, cominciando a delineare una nuova classe dirigente che sappia stare a contatto con le comunità.

«Le elezioni regionali in Emilia-Romagna e in Calabria, hanno confermato per l’ennesima volta che la gente è delusa – ha spiegato Giuditta – ma non crede più nemmeno nel voto di protesta come dimostra il flop del Movimento a 5 Stelle. Molti cittadini guardano con attenzione alla mobilitazione politica. In Calabria, proposte di centro come l’Udc si sono liquefatte perché erano legate solo a certi personaggi, senza alcuna proposta politica credibile». La stagione del leaderismo si è chiusa, come ammette Giuditta, dopo aver fatto emergere tutti i suoi limiti di fronte all’assenza di un progetto. Bisogna ripartire con proposte e progetti concreti. «Nella coalizione di centrosinistra non saremo forza marginale o di ricatto, ma contribuiremo a costruire la casa di tutti quelli che la pensano come noi». Per ripartire sarà necessario mettere le persone al centro delle attenzioni: «Quando non si lavora per le persone, ma solo per noi stessi, la gente ci mette in un angolo».

L’attuale distacco tra istituzioni e cittadini va ridotto drasticamente come ha sottolineato Michele Pisacane. Le prossime elezioni saranno l’occasione per un partito come il Centro Democratico che vuole essere inclusivo, mentre a quel Pd di cui saranno «alleati, ma non costola», va la critica per il ritardo sulle primarie: «Un grande partito popolare non può ridursi a tre mesi prima delle elezioni per farle».