Aeroporto Pisticci, Florio: “Programmi Winfly ambiziosi ma non impossibili”

“I programmi della WinFly – la società che gestisce l’aviosuperficie “Mattei” di Pisticci – sono senz’altro ambiziosi ma non impossibili da realizzare perchè come dimostra la ripresa dei voli dall’aeroporto di Foggia da fine ottobre i cosiddetti piccoli aeroporti hanno sicuramente un futuro a condizione che si promuova ed organizzi una serie di servizi di collegamenti aerei che tengano conto di due fattori essenziali: l’utenza quanto più ampia (sovraregionale e differente nel senso che oltre al civile, il turismo e il cargo-trasporti) e la concorrenza degli altri scali aeroportuali già esistenti”. E’ quanto sostiene Rossana Florio, vicesegretaria regionale di Centro Democratico e consigliere comunale a Pisticci.

Per Florio “la richiesta di WinFly di ottenere dall’Enac tutte le autorizzazioni necessarie per consentire il decollo e l’atterraggio di velivoli da 130 passeggeri, sul modello dell’Airbus A318, come hanno riconosciuto gli stessi amministratori locali, è in forte sintonia innanzitutto con le esigenze dell’intero comprensorio Metapontino per superare l’handicap dei collegamenti veloci a fini turistici e del trasporto dei prodotti ortofrutticoli. E’ compito sopratutto della Regione accompagnare e sostenere questo progetto. Non sfugga che il piano nazionale aeroporti del Ministro Maurizio Lupi affida alle Regioni ogni possibilità di intervento per gli aeroporti minori che non fanno parte del sistema nazionale (54 aeroporti non aperti al traffico commerciale, e agli oltre 250 aviosuperfici, 460 elisuperfici e 3 idrosuperfici). Il piano prevede per tali infrastrutture cosiddette minori che possono essere più efficacemente promosse a livello locale, l’attivazione con le Regioni di opportune iniziative per il loro eventuale trasferimento alle stesse, oltre all’individuazione di criteri e modalità per la costituzione di reti eliportuali su scala regionale e per possibili integrazioni con gli aeroporti commerciali. Dunque – commenta Florio – la questione è trasferita completamente alla Regione che dovrà avviare una concertazione

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sia con

con il Ministero

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dei

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Trasporti

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che

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con l’Enac. Di qui la necessità di precisare l’interesse della Regione per Pontecagnano-Salerno con il coinvolgimento della struttura Mattei senza privilegiare l’aeroporto salernitano solo perchè già in parte funzionante. Per la pista Mattei se il problema sarà affrontato nei reali aspetti, con le caratteristiche almeno di aeroporto di livello intermedio – continua Florio – non mi pare ci possano essere problemi insuperabili.

Si tratta piuttosto di accelerare il completamento delle opere infrastrutturali e predisporre gli atti amministrativi, tecnici da presentare all’Enac per consentire i voli. Con i fondi recentemente stanziati dal Cipe sarà possibile provvedere agli interventi di bonifica della Val Basento e superare l’ultimo ostacolo che si oppone ai programmi di operatività dello scalo aeroportuale. Contestualmente – continua l’esponente di Cd – si dovranno definire con l’Enac le autorizzazioni alle rotte dei voli, per consentire sia pure con gradualità collegamenti con le capitali europee, i voli civili a breve-medio raggio e i charter estivi, secondo gli obiettivi di infrastruttura al servizio del turismo nazionale ed internazionale e delle attività agricole ed alimentari. Come evidenziano gli esperti di aviazione civile tra cui Gregory Alegi, che insegna Gestione delle compagnie aeree alla Luiss Business School e dirige il sito DedaloNews.it (dedicato al settore aerospaziale), il vero problema non è il sovrappiù di aeroporti in termini assoluti, ma il tipo di scali che viene progettato. “.