Caprari: Roma guarda all’Europa per vincere l’euroscetticismo

Intervista a Massimo Caprari, consigliere comunale di Roma Capitale per parlare di Europa e di cittadini europei

Eravamo partiti per una classica intervista ed invece ci siamo ritrovati ad un incontro caratterizzato dalla cordiale accoglienza ricevuta dall’attuale Consigliere Comunale di Roma Capitale (lista di elezione CD), Massimo Caprari, per parlare di Europa e di cittadini europei. Dopo aver svolto l’incarico come Consigliere della Provincia di Roma nel periodo che va da maggio 2008 a dicembre 2012 (lista di elezione API), l’on. Massimo Caprari e’ candidato alle Europee, collegio Italia centrale: Lazio, Marche, Umbria e Toscana.

Cosa spinge in un momento come questo dove l’euro scetticismo sembra prendere sempre più consensi a candidarsi in Europa, quale sono le motivazioni principali?

La candidatura deriva da una riflessione all’interno della direzione nazionale di Centro Democratico e, chiedendomelo il nostro leader, Bruno Tabacci, non ho potuto che dire :”obbedisco”; credo che comunque sia importante, per un amministratore (il solo) di Roma Capitale, concorrere alle elezioni europee, considerato che Roma, da quest’anno, e’ diventata ente intermedio e ,attraverso propri progetti, può attingere ai fondi europei. Contro l’euroscetticismo la risposta è di: “viaggiare controvento”, sulla rotta “Roma-Europa”, e cogliere al “volo” le occasioni che l’Europa offre ai Paesi membri sulle sue “direttrici” dei fondi strutturali 2014-2020.

Sulla base di quali esperienze personali si fonda suo interesse per la politica internazionale?

Diciamo europea, in questo caso, e di conseguenza internazionale. L’interesse nasce soprattutto nel periodo 92-94 quando, attraverso alcuni studi universitari, mi resi conto che, nell’ambito dell’Unione Europea, iniziavano scelte di stampo liberista con direttive che avrebbero cambiato radicalmente la vita dei cittadini; in particolare in Italia dove da uno stato assistenzialista si è passati ad uno stato meritocratico…diciamo così per semplificare. Comunque mi colpì il fatto che le prime liberalizzazioni e privatizzazioni riguardarono il sistema creditizio e bancario, la cosiddetta direttiva del “mutuo riconoscimento europeo delle banche”..e che dopo 20 anni al centro del sistema, credo non ci si possa ritenere soddisfatti del loro operato a tutti i livelli; comunque c’è ancora un po’ di tempo, per intervenire sul sistema e rimediare…poco però.

Quali obbiettivi si pone e quali sono le sue idee personali e di partito sulla questione della moneta unica?

La sovranità dei Paesi membri è fondamentale anche per riequilibrare il peso della moneta da nazione a nazione e quindi un Europa federale è la risposta che serve all’interno ed all’esterno dell’UE; insieme a ciò si deve dare la possibilità alla Banca Centrale Europea di stampare e regolare il flusso del denaro; questi sono due elementi importantissimi su cui spingere per avere risposte concrete in tal senso.

Cosa pensa delle attuali vicende e della relativa tensione tra Russia e Ucraina?

Penso ad un’Europa unita che affronti le sfide economiche, sociali, culturali e di politica estera, così da avere più voce in capitolo, tanto da poter svolgere un ruolo fondamentale per operare e scongiurare un conflitto che sembra interno all’ex URSS ma che in realtà nasconde rischi planetari.

Il suo percorso politico si è sempre basato su un contatto diretto con i cittadini e da questi ha sempre ottenuto straordinari consensi. Candidandosi a europarlamentare non rischia di veder compromessa questa sua prerogativa?

Credo di no. La prerogativa per rappresentare i cittadini in Europa è la preferenza, ed il sistema elettorale lo prevede: cioé l’elettore sceglie, sulla rosa dei candidati, chi meglio potrà rappresentarlo.

Io ancora oggi, il venerdì pomeriggio, ricevo i cittadini nel mio quartiere, nella periferia est della capitale. Che si svolga l’attività in un Municipio, al Comune, in Regione o in Europa non cambia nulla; é la persona che fa la differenza, in rapporto all’interpretazione del proprio ruolo rispetto al territorio, al collegio e alla nazione. Quindi la scelta spetta ai cittadini; scegliendo me effettueranno una “Scelta Europea”… Roma-Europa …salite, si parte! Arrivo previsto 25 maggio 2014.

Lasciamo l’on. Massimo Caprari consapevoli della sua piena determinazione nell’affrontare questo importantissimo appuntamento elettorale, forte di esperienze passate a difendere i diritti dei cittadini senza perdere mai il contatto con la “base”, la quale gli ha sempre riconosciuto affidabilità e disponibilità elevatissime; caratteristiche non comuni a tutti i politici, ma che provengono da una importante formazione umanistica. Una vera e propria Terza Forza che garantisce l’equilibrio personale indispensabile per condurre in porto programmi a tutela della collettività.

 

da Quotidiano del Lazio (http://www.ilquotidianodellazio.it/articoli/7033/roma-guarda-all-europa-per-vincere-l-euroscetticismo)