SICILIA, Amministrative: Aidone, laboratorio della politica che verrà

Il baillamme totalizzante per le elezioni europee ha di fatto messo sotto tono la competizione per il rinnovo delle 37 amministrazioni comunali siciliane.Notizie rarefatte si hanno sui massmedia proprio perché le pagine sono assorbite dalla competizione continentale che qui in Italia ha un diverso valore, rappresenta una verifica politica degli schieramenti e dei partiti che hanno fatto scelte diverse rispetto al passato anche prossimo.

Una verifica per chi sta al governo, una per chi subisce scissioni, altre per chi le scissioni le fa, insomma l’attenzione è alta proprio per questo, in un panorama di disaffezione per la politica e per la casta. Qui in Sicilia addirittura si profila un referendum pro o contro il governo regionale, pro o contro la comitiva crocettiana che propone un proprio candidato nella lista del PD.

In tutto questo, il tema più squisitamente politico e più interessante è il presidio della zona dei “moderati”. Tutti vorrebbero rappresentare questa categoria, vera maggioranza degli italiani, e lo partecipano più o meno palesemente, da Renzi a Berlusconi, passando da Alfano, Casini, Tabacci, Scelta Civica e Popolari per l’Italia. Finita l’epoca che la rappresentatività dei “moderati” era lasciata al centrodestra, ci si attende adesso una rimodulazione definitiva e post-democristiana che vede nella composizione e nelle alleanze di centro-sinistra una definitiva risposta per la fine del monopolio destrorso, non dimenticando che la Politica siamo noi cittadini e abbiamo il dovere di interpretarla e non più subirla.

Molti dei cosiddetti Moderati hanno scelto la collocazione nel Centrosinistra per raccogliere quanti hanno creduto in una rivoluzione del sistema, bloccato da vent’anni sulla questione Berlusconi, rivolgendosi ai tanti delusi da questo percorso, agli illusi poi pentiti di questo centro-destra “padronale”. Il percorso di cambiamento è iniziato in ogni caso e malgrado tutto.

C’è una rivoluzione generazionale in atto, finalmente, che ha conquistato i posti di primo piano in Italia e che si sta affermando come classe dirigente. Con lo spariglio e la ricollocazione delle idee, le forze politiche sono chiamate adesso ad una scelta di campo in questo senso e la storia gliene ne darà ragione negli anni a venire. Una ricollocazione dei moderati che deve vedere prevalere l’ambito culturale di ispirazione cattolica riformista e anche rivoluzionaria siciliana, che guardi con estremo interesse anche all’evoluzione della cosiddetta area popolare alternativa a questa destra, che c’è. Poi bisognerebbe sottolineare ulteriormente che le adesioni a questo progetto innovativo oggi provengono da più parti politiche, ma per scelta loro, per cui il teorema che identifichi impropriamente questo come manovre surrettizie solo a fini elettorali, a me sembra non stia né in cielo né in terra.

Questa lunga premessa per introdurre un fatto che ci ha stuzzicato. Abbiamo assistito appena due giorni fa alla presentazione di un progetto politico che concretizza le considerazioni suesposte, in un piccolo comune della provincia di Enna. Piccolo, ma ricco di cultura e tradizione, Aidone.

“AIDONE CAMBIA VERSO” si chiama la coalizione che vede il PD alleato con il Centro Democratico di Tabacci, l’UDC di Casini e il Movimento Civico per Aidone. Proprio così i moderati alleati col PD, realizzando nei fatti, peraltro, anche una rivoluzione generazionale. La scelta di un candidato sindaco, di lunga esperienza politica come Enzo Lacchiana del Pd, si completa con una squadra giovane e fortemente motivata, anche con elementi che potrebbero trasfondere nell’amministrazione comunale esperienze maturate altrove.

Per saperne ancor di più, a margine della conferenza stampa, abbiamo avvicinato Serena Schillirò, rappresentante di Centro Democratico, che i boatos indicano come vice Sindaco, anche se lei smentisce rimandando il tutto al candidato sindaco, che non abbiamo sentito, per adesso. Leggiamo che ci dice:

“Centro Democratico -inizia la Schillirò-  è stato promotore, sin dal congresso dei democratici del 2013, di un progetto amministrativo da mettere in campo proprio insieme al Pd. Il progetto non nasce da trattative sterili di altri tempi, ma da una comune visione delle strategie da utilizzare per rilanciare Aidone, Città delle occasioni mancate, così come ha affermato poco fa il sen. Crisafulli”.

“La precedente amministrazione -continua-, nonostante sia stata inizialmente e direi pure virtualmente PD-Udc, ma che adesso, si badi bene, non ha alcuna contiguità, né continuità con l’attuale coalizione, si è resa colpevole per la mancata valorizzazione del nostro territorio, per un evento di caratura mondiale, l’evento più importante e non solo per Aidone, ma per la provincia di Enna e per tutta la Sicilia, quello legato al rientro della Venere di Morgantina che avrebbe potuto costituire un volano turistico-economico di inestimabile valore. Riteniamo, però, che non è tutto perduto, si è perso solo del tempo prezioso. Noi su questo, essenzialmente, punteremo, per il rilancio del nostro territorio, che proietti Aidone all’interesse internazionale, per farla diventare meta sicura di chi viene in Sicilia, con tutto ciò che ne consegue, anche e non solo, per le iniziative imprenditoriali nel settore turistico, della ricettività e dell’accoglienza. Ci metteremo al lavoro, conseguentemente, per efficentare le infrastrutture viarie attivando la sussiedarietà istituzionale”.

“Centro Democratico- comincia con la parte politica- parte dal territorio, dalle amministrazioni, per poter agevolare l’ambizioso progetto di Bruno Tabacci di poter unire l’area moderata e centrista del centro sinistra. La motivazione della promozione di un progetto amministrativo con il Pd ha ragioni squisitamente politiche, dunque, che ben si conciliano con motivazioni più personali, poiché il gruppo di Centro Democratico riconosce in Enzo Lacchiana l’uomo giusto per esperienza e competenza, che faccia da contrappeso ad un’amministrazione giovane e concreta, come quella che la coalizione ha scelto di mettere in campo”.

“Nel corso della conferenza stampa -rincara-, che ha avuto carattere essenzialmente politico  non è stato proposto il programma, che sarà oggetto di presentazione nella prima settimana di maggio, anche se sono già chiari sia gli assi strategici, che gli obiettivi che si prefigge questa squadra, se andrà  all’amministazione, come credo che avvenga.Durante le riunioni programmatiche, infatti, ha preso parte una folta rappresentanza di ogni soggetto della coalizione. I vari progetti già stati suddivisi in quelli a breve termine, certi ed immediatamente realizzabili entro i primi 100 giorni, a costo zero, e quelli più ambiziosi ed articolati a medio/lungo termine.Nel programma saranno indicati i tempi di realizzazione dei progetti, i mezzi per realizzarli e chi ne avrà la responsabilità, in modo che sia chiaro a tutti che non sono solo promesse elettorali, bensì frutto di studio preciso e di responsabilità istituzionale”.

“La lista sarà costituita -conclude- da sette giovani uomini e da sette giovani donne, capeggiata dal promotore del Movimento per Aidone Nuccio Chiarenza”.

Allora che dire, forza Aidone che cambia verso. Seguiremo con estrema attenzione, nelle prossime settimane, quello che ci sembra un vero laboratorio politico-amministrativo.

 

da QTSicilia (http://www.qtsicilia.it/la-politica/34-la-politica/1525-amministrative-sicilia-aidone-laboratorio-della-politica-che-verra.html)