Basilicata, Scaglione (CD): Lucani nel mondo una vera risorsa

Appello di Luigi Scaglione, esponente del Centro Democratico in Regione Basilicata e presidente della Commissione regionale dei Lucani all’estero ai candidati presidenti e consiglieri. “A conclusione di questa legislatura regionale ed alla vigilia del rinnovo dell’assemblea lucana, sento forte il dovere di richiamare l’attenzione dei candidati Presidenti alla guida della Regione e per essi ai candidati Consiglieri, sui temi e sulle questioni relative ai nostri corregionali che vivono fuori regione. Fuori regione significa Nord Italia, significa Europa, Oceania, Americhe, significa, casa nostra. Una casa ed una regione senza confini che trova alimento nei sogni, nelle speranze, nei successi e negli insuccessi dei tanti nostri corregionali e dei loro discendenti nel Mondo, che alla nostra terra guardano con amore ed ammirazione, nonostante tutto. Non deludiamoli, diamogli il senso vero di condivisione di questa identità da difendere pensando in grande a come mantenere fede agli impegni assunti nel passato, al rafforzamento della rete associativa, alle risposte concrete, con i fatti, ai bisogni appalesati. E’ notorio che non ci chiedono elemosine o sostegni economici come una vulgata popolare ha spesso dipinto i nostri fratelli lucani, ma rispetto si, quello si; glielo dobbiamo.

E allora, mettere in piedi azioni forti come la difesa del valore della casa ricostruita o costruita nei nostri piccoli comuni con le rimesse dall’estero o con i risparmi, significa immaginare una azione di travaso di popolazione non solo nei periodi festivi, ma anche a conclusione della vita lavorativa; significa tenere aperta una porta ai nipoti ed ai figli degli emigrati, significa far vivere la speranza di una regione che può tornare a crescere come tutti i fenomeni ciclici disegnano nel raccontare le stagioni delle emigrazioni.
Ai Presidenti candidati, chiedo dunque a nome dei Lucani nel Mondo, di avere a cuore le sorti di un popolo che torna ad essere fatto di migranti, più che solo di emigranti.  Di giovani che si muovono in cerca di lavoro ma anche di riconoscimento delle qualità apprese in università e con corsi di laurea che neanche nel nostro Paese sono considerati come opportunità. E di queste realtà, se vogliamo continuare a considerarci una regione che può vivere, ne abbiamo bisogno nel mondo attraverso la rete degli sportelli che le nostre Federazioni hanno messo in campo per promuovere il territorio lucano, per censire le eccellenze, per accogliere chi arriva in quelle terre.

Di questo sforzo compiuto negli anni ed incentivato in questi ultimi tempi, non se ne deve fare a meno. Il segnale che abbiamo dato e che diamo con il fondo indigenti per i lucani meno abbienti del Sud America, i laboratori medici, le campagne di profilassi sostenute con il conforto del nostro sistema ospedaliero, il sostegno ai corsi di lingua, quello alle azioni culturali e di promozione, la rete dei rapporti con il sistema delle ambasciate e dei consolati nel Mondo, sono il fiore all’occhiello del lavoro compiuto dai legislatori regionali.

Non disperdiamolo, difendiamolo e se possibile potenziamolo. Come?
1) Attraverso il riconoscimento puntuale del lavoro delle nostre Associazioni nel Mondo, con il conforto di una Commissione Regionale che va si rimodulata nei suoi obiettivi e nel suo funzionamento, ma potenziata e garantita nella sua azione di indipendenza.
2) La costituzione di una Fondazione per consentire ai partner privati di essere protagonisti attivi nelle azioni di interscambio e di promozione in particolare dei pacchetti turistici e delle produzioni locali (ha funzionato bene, anzi benissimo, l’azione intrapresa in questo senso dagli sportelli di Zurigo e Toronto). Il riconoscimento delle attività museali e di archiviazione della storia dei lucani emigranti a testimonianza di quanta vita c’è nella mente dei nostri lavoratori all’estero come elemento educativo per chi accoglie, a volte in maniera disumana, i lavoratori migranti del settore agricolo o dell’assistenza agli anziani.

3) Immaginare per la rete dei Lucani nel Mondo, in particolare per quelli dell’Europa e dell’Italia, un ruolo attivo anche in vista delle grandi opportunità di conoscenza della nostra regione o negli scambi e negli interscambi dei nostri giovani.

4) L’opportunità che in Italia verrà dall’EXPO 2015 non può essere dispersa, ci segnalavano i nostri amici della Lombardia e del Piemonte. Bene, agganciamo questo treno prima che sia troppo tardi guardando ad esso come ad un momento vero di conoscenza della Basilicata e di occasioni forti per cerare nuova occupazione.

5) Infine, dare vita al sogno di una informazione più capillare destinata ai lucani nel mondo, nel solco delle nuove azioni avviate dal sistema informativo pubblico della Rai destinate agli italiani all’estero e con il coinvolgimento attivo delle emittenti radiotelevisive locali, attraverso una specifica costruzione di una info community lucana. Idee, progetti, opportunità, che con il nostro lavoro di questi anni, mettiamo a disposizione di chi sentirà e sente forte il senso di appartenenza alla nostra terra. Ci pensino bene i nostri candidati alla Presidenza”.