Immigrati, Capelli: Più tecnologie per monitorare le acque

“Quello che è accaduto questa mattina nel mare di Lampedusa è un disastro indescrivibile, probabilmente il più grave ma certo non l’unico, che non può e non dovrà mai più ripetersi. Con i mezzi tecnologici di cui disponiamo oggi è impensabile che si possa accettare che il nostro mare diventi uno spaventoso cimitero di bambini, donne e uomini alla disperata ricerca di una possibilità di vita e che invece finiscono con il trovare una morte assurda”. Lo dichiara Roberto Capelli, deputato del Centro Democratico guidato da Bruno Tabacci.

“Al di là delle stomachevoli e folli polemiche già avviate dai leghisti contro la presidente Boldrini ed il ministro Kyenge, al di là dei giusti appelli all’Unione Europea affinché si faccia carico di contribuire a controllare meglio i luoghi di partenza dei trafficanti di uomini, quello che serve d’ora in poi – conclude Capelli – è un piano serio, articolato e preciso, sostenuto anche dalla stessa Unione Europea che non può ignorare quello che accade lungo confini che sono anche suoi, che eviti il ripetersi di questi disastri e consenta di monitorare seriamente le nostre acque territoriali per individuare, soccorrere e mettere in sicurezza le “carrette del mare” che inevitabilmente, a causa di fame e povertà estreme continueranno a navigare verso il sud dell’Europa”.