Lavoro, Formisano: Piano Giovannini lineare e concreto

“Il piano messo a punto dal ministro del Lavoro Giovannini, che sara’ illustrato nei prossimi giorni alle parti sociali, e’ lineare e concreto e potrebbe dare risultati immediati in termini di aumento dell’occupazione già nei prossimi mesi. Il pezzo forte e’ la staffetta generazionale che, con gli strumenti del part time pensionistico e del pensionamento anticipato accompagnato da qualche modesta penalizzazione, potrebbe riavviare il turn over nel mondo del lavoro, senza attendere la ripresa economica che, probabilmente, e’ rinviata al 2014 e comunque, se affidata al ‘laissez faire’, sara’ lenta e poco efficace in termini di rilancio dell’occupazione”. Lo scrive oggi, in un articolo sul quotidiano on line www.moderatiriformisti.it, Nello Formisano (Cd), vicepresidente di Centro Democratico e capogruppo a Montecitorio.

“Siamo da sempre a favore di interventi del genere e sosteniamo da anni che le riforme della previdenza vanno valutate anche per gli effetti sul mercato del lavoro. Non possiamo non vedere con grande favore, quindi, una manovra che dovrebbe portare, con il solo strumento del part time pensionistico, alla creazione di almeno centomila posti di lavoro con un costo per l’erario di circa un miliardo di euro”, aggiunge Formisano.

“Numeri che fanno comprendere meglio l’assurdita’ delle posizioni del Pdl che ha insistito perche’ il primo intervento fosse sull’Imu. Con i quattro miliardi dell’Imu si potrebbero creare quattrocentomila posti di lavoro. Il costo e’ ulteriormente ridotto se si percorre la strada del pensionamento anticipato che comporta per il datore di lavoro un risparmio e un aumento della competitivita’ i cui effetti in termini di produzione e di occupazione compensano ampiamente i maggiori costi per il sistema previdenziale”, si legge ancora nell’articolo.

“Nel caso della Pubblica amministrazione -sottolinea l’on. Formisano- i risultati sarebbero ancora piu’ significativi in quanto il pensionamento anticipato dei dipendenti anziani produrrebbe un risparmio rilevante che consentirebbe di assumere giovani senza oneri aggiuntivi. Al riguardo e’ da evidenziare che condizione essenziale perche’ l’operazione abbia successo e’ che il primo ad utilizzare i nuovi strumenti sia lo Stato, anche perche’ il blocco del turn over sia nella amministrazione centrale che negli enti locali persiste da anni ed incide negativamente anche sulla efficienza dei servizi pubblici”.