Toscana, Chincarini (Cd): Chiusura sede Selex di Pisa è tranello per lavoratori e regione

“Colgo la preoccupazione dei lavoratori Selex di Pisa, perchè sembra di capire che dietro la scusa dell’accorpamento delle sedi di Pisa e di Campi Bisenzio ci sia solo un pretesto per mettere in difficoltà i lavoratori e licenziarli, in particolar modo per le lavoratrici, giacché il 40% della forza lavoro della selex di Pisa è composta da donne part time, spesso con figli a carico, che in caso di trasferimento si vedrebbero quasi obbligate ad abbandonare il posto”. Con queste parole Maria Luisa Chincarini, Capogruppo di Centrodemocratico in Consiglio regionale della Toscana, ha commentato con i giornalisti l’incontro avvenuto questa mattina con i lavoratori e le lavoratrici della Selex ES di Pisa.

“Cercherò subito il Presidente Enrico Rossi per far sì che questa eccellenza rimanga in Toscana e in particolare a Pisa perché temo che dietro questa manovra ci sia la volontà chiara di far perdere le commesse alla Toscana in favore di altre regioni, come il Lazio o la Liguria”.

“Oltre alla gravissima piaga occupazionale che comporterebbe la chiusura dello stabilimento pisano – spiega Chincarini – c’è il rischio concreto che si vogliano via via ridimensionare i finanziamenti di Finmeccanica in Toscana per trasferirli a Lazio e Liguria, determinando così un grave colpo alla tenuta industriale della nostra regione dove il Gruppo è forte e presente con realtà produttive di primo piano non soltanto a Pisa, ma anche a Firenze e a Pistoia”.

“Invece di proseguire in questa strategia aziendale inutile ed autolesionistica tesa solo a far cassa sulla pelle dei lavoratori, sarebbe meglio rivedere il management di Finmeccanica”, conclude Chincarini. “Perché le industrie del Gruppo escono una dopo l’altra dal mercato? Forse la dirigenza dovrebbe essere riportata a quelle logiche di competenza, professionalità e serietà che le mancano da tempo invece di continuare a essere legata a doppio filo con la politica”.