Sardegna, Capelli: “Riforma Rai monca senza tutela lingua sarda”

“La lingua sarda ha già avuto tre riconoscimenti a livello giuridico per quanto riguarda la necessità di una sua salvaguardia e promozione: è stata riconosciuta, infatti, a livello internazionale, nazionale e, ovviamente, regionale. Perché, dunque, nella riforma della Rai non se ne tiene conto al pari di altre lingue?”.

Lo ha detto il vice capogruppo di “Per l’Italia – Centro Democratico” Roberto Capelli intervenendo alla Camera nel corso delle votazioni sulla riforma del servizio pubblico radiotelevisivo.

“Oggi la Camera ha ritenuto di bocciare il mio emendamento che chiedeva, al pari del tedesco e del ladino in Trentino, del francese in Val D’Aosta e dello sloveno in Friuli, che la Rai per la Sardegna riconoscesse nella programmazione regionale anche quella sarda, lingua già riconosciuta dalla legge n.482 del ’99. Non è questione di essere in maggioranza o all’opposizione  – ha proseguito Capelli – Vorrei solo che mi si spiegasse la motivazione di questa disparità di trattamento. La Sardegna, isola e ‘periferia dell’impero’ chiede non privilegi ma il riconoscimento della sua storia, cultura, condizione geografica e identità come li chiederà in occasione del prossimo dibattito sulla legge di Stabilità”.