Aquisgrana, perché il contratto francotedesco serve all’Ue. L’opinione di Tabacci

Conversazione con il presidente del Centro Democratico, che porta l’esempio della politica di De Gasperi negli anni della ricostruzione, “modello contro l’italopopulismo di Lega e M5S”. E indica la strada per rilanciare l’Ue: spingere per una deriva federalista

Il contratto di Aquisgrana siglato, pur con quache fischio, tra Emmanuel Macron e Angela Merkel non è la campana a morto per l’Europa. Ne è certo il deputato Bruno Tabacci, presidente del Centro Democratico, che affida a Formiche.net il suo ragionamento europeista in vista del doppio impegno di primavera, quando Francia e Germania si troveranno a guidare, in due mesi consecutivi, il Consiglio di Sicurezza dell’Onu.

Il parlamentare del gruppo misto, alleato del movimento +Europa di Emma Bonino e Benedetto Della Vedova, scompone i temi che hanno dato fiato all’antieuropeismo e porta l’esempio dell’approccio politico e personale di De Gasperi negli anni della ricostruzione post secondo conflitto mondiale, “un modello contro l’italopopulismo di Lega e M5s”.

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