Sardegna, Capelli: “Interrogazione a Gentiloni su ritardi risarcimenti per danni alluvione”

ROMA, 24 NOV – “Al Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni chiediamo di intervenire quanto prima per evitare l’ennesima beffa che si aggiunge al danno subito dalle imprese della Sardegna pesantemente danneggiate dopo l’alluvione che ha colpito la regione nel 2013. Chiediamo di evitare che le imprese vengano, di fatto, lasciate a se stesse. E’ questa, infatti, l’occasione per cercare di dare, invece, un segnale di vicinanza ed attenzione a chi sta provando a risollevarsi con le proprie forze ma ha comunque bisogno dell’intervento dello Stato”.

E’ quanto dichiarano l’on. Roberto Capelli, deputato di Centro democratico impegnato nella costruzione del Campo progressista di Giuliano Pisapia, e l’on. Bruno Murgia di Fratelli d’Italia in un’interrogazione urgente sul tema al Premier Gentiloni presentata alla Camera dei Deputati.

“Il 18 novembre prossimo saranno trascorsi quattro anni dalla terribile alluvione del 2013, che, come noto, causò vittime e danni gravissimi alle imprese, in particolare del Nuorese, ma anche di molte altre aree della Sardegna” – continuano Capelli e Murgia. “Nonostante lo scorso 2 novembre 2018, il Consiglio dei Ministri abbia stanziato 6.807.831,29 euro per gli indennizzi questi soldi – a causa di una lunghissima trafila burocratica – saranno effettivamente consegnati solo solo a partire dal 2019”.

“Appare ben evidente a tutti che i tempi di attesa per erogare questi fondi siano stati già abbondantemente lunghi e che le imprese del nuorese non possono sopportare ulteriori ritardi burocratici. Così come appare inaccettabile aspettare sei anni per ricevere degli indennizzi dallo Stato solo per seguire il lunghissimo iter della burocrazia. Il territorio interessato ha bisogno rapidamente di questi fondi, anche perché ha già effettuato immensi sforzi per ripartire, anticipando in proprio le risorse, nonostante la situazione congiunturale non certo favorevole e in un contesto di poca competitività e grandi divari strutturali”, concludono gli onorevoli Capelli e Murgia.