Il Consiglio discuta la mozione sul progetto di finanza attivato dalla Asl n°3 di Nuoro

Lettera di Roberto Desini al presidente dell’Assemblea regionale

«Il Consiglio discuta la mozione sul progetto di finanza attivato dalla Asl n°3 di Nuoro»

Il documento è stato depositato il 10 giugno 2015 e non è mai arrivato in aula

Il consigliere regionale di Centro Democratico Sardegna, presidente del gruppo consiliare Sovranità, Democrazia e Lavoro, Roberto Desini, ha inviato una lettera formale al presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, sollecitando la discussione in aula della mozione n°155 del 2015, depositata il 10 giugno 2015, sottoscritta da quindici consiglieri (primi firmatari Anna Maria Busia e, appunto, Desini).

La mozione propone alla Giunta e al Consiglio l’adozione di azioni urgenti per risolvere le criticità e garantire la congruità dei costi riguardanti il contratto di concessione -e i suoi atti aggiuntivi- realizzato attraverso il progetto di finanza in corso di esecuzione presso l’Azienda sanitaria locale n. 3 di Nuoro, tutelare i diritti dei lavoratori impiegati, salvaguardare l’interesse pubblico collegato al completamento di opere di valenza strategica, attraverso l’adozione di atti ed iniziative che tengano conto del necessario contemperamento dei diversi interessi meritevoli di tutela. La mozione era stata presentata chiedendo la convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell’articolo 54 del Regolamento, ma il documento resta ancora nei cassetti.

«Duole rilevare che, in violazione dell’articolo 54, comma 3, del Regolamento interno e contrariamente a quanto richiesto dallo scrivente in occasione di svariate sedute della Conferenza dei Presidenti dei Gruppi consiliari, dal giugno dello scorso anno ad oggi la mozione in questione non è stata iscritta all’ordine del giorno dei lavori dell’Aula», scrive Desini. «La discussione della mozione risulta ancora più urgente dal momento che l’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) si è espressa sulla vicenda con parere del 9 febbraio u.s., confermando il decisum del TAR Sardegna del 2011 e riconoscendo che l’operazione negoziale ed economica oggetto della mozione “si caratterizza per costituire uno strumento con il quale si trasgredisce l’applicazione delle norme e dei principi che disciplinano la concessione di lavori pubblici e il project financing (artt. 2, 143, 153 D.Lgs. 163/2006) nonché gli appalti pubblici in generale, facendo conseguire alle parti un risultato precluso dall’ordinamento”. Detto parere è stato, tra l’altro, trasmesso d’ufficio alla Procura della Repubblica e alla Procura della Corte dei Conti per il seguito di rispettiva competenza e ha riacceso l’attenzione dei media sulla vicenda». Per queste ragioni Roberto Desini chiede che la mozione sia discussa in aula con la massima urgenza.