Sicilia, Attaguile (CD): Crocetta a casa solo con dimissioni di massa

PALERMO, 17.12.2015 – Il leader del Centro Democratico Bruno Tabacci, nei giorni scorsi a Palermo per una riunione con chi in Sicilia vuole voltare pagina (Orlando, Andò, Lagalla, Ferrandelli, Armao, Carrara, Buttafuoco, Bruno per i renziani e molti altri ancora) aveva detto che “il governo della Sicilia e’ l’emblema del fallimento di questa “specialità” fuori dal tempo, che va abolita e ridefinita nel nuovo contesto geo-politico mediterraneo e globale”. Per favorire il cambiamento, Tabacci ha invitato l’ARS a dimettersi.
E’ quanto si legge in una nota del Centro Democratico.
Il suo rappresentante in Sicilia, Francesco Attaguile, conferma la posizione e rincara: “L’ennesima sceneggiata della sfiducia a Crocetta, regolarmente respinta da 50 accoliti dell’ARS arroccati nel Palazzo e inchiodati alle poltrone, non salva più la coscienza delle finte opposizioni. I 5 Stelle e la destra non possono più ingannare nessuno con iniziative che sanno di ipocrisia e vecchia politica: per accorciare l’agonia della Sicilia e farla ripartire con rappresentanti credibili e strategie del tutto nuove non c’è che dimettersi, come ha già fatto coerentemente Ferrandelli – prosegue Attaguile – Trenta voti e dieci assenti non bastano a mandare a casa Crocetta e quest’assemblea fallimentare (23 minuti di lavoro al giorno ad un milione di euro l’ora!), mentre 40 dimissioni non surrogate sarebbero un fatto politico non eludibile. Chi non lo fa sarà un impresentabile per la marea crescente dei siciliani esasperati”.