Sardegna, Sanità, Busia: “Asl Nuoro insostenibile. Ora Task Force”

“Pigliaru e Arru intervengano su project financing oneroso”

“Si deve organizzare immediatamente una task force, un gruppo di lavoro eccezionale che faccia luce sul project financing della Asl di Nuoro e ponga definitivamente una soluzione a una vicenda che sta costando alla sanita’ sarda milioni di euro ed e’ ormai insostenibile. Pigliaru e Arru devono prenderne atto senza ulteriori tentennamenti”. Cosi’ Annamaria Busia, consigliera regionale del Centro Democratico e prima firmataria della mozione con la quale i gruppi del centrosinistra in Consiglio regionale, Pd escluso, chiedono alla Giunta interventi urgenti per risolvere una questione che si trascina ormai da tempo.

Il Project financing, stipulato nel 2008 dalla Asl 3 di Nuoro con l’Ati costituita da Cofatech Servizi e Inso Sistemi, ha una durata di 27 anni e prevede un’esposizione complessiva di oltre 925 milioni di euro per l’azienda sanitaria. Tra gli obiettivi, l’affidamento dei lavori di ristrutturazione dei presidi ospedalieri di Nuoro e di Sorgono e dei presidi sanitari distrettuali di Macomer e Siniscola oltre ai servizi di fornitura e di manutenzione delle attrezzature e tecnologie sanitarie, le pulizie degli edifici, i servizi mensa per i degenti e il personale, la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti.

Il 7 maggio 2009 “per realizzare ulteriori lavori non prevedibili al momento dell’approvazione della concessione e’ stato stipulato il primo contratto
aggiuntivo con il quale le parti convenivano il corrispettivo di 5.077.000 euro- si legge nel testo della mozione-. In data 27 gennaio 2014 le parti convenivano un ulteriore adeguamento del contratto, prevedendo un ulteriore adeguamento dei canoni di servizio (che aumentano di 5.383.579 euro annui) e del canone di disponibilita’ (250.000 annui)”.

Il contratto originario “e’ stato stravolto- attacca Busia- l’atto aggiuntivo numero 2 cambia completamente quello che era l’accordo iniziale tra le parti, ma anche il primo presenta delle forti opacita’. Tra l’altro il Tar regionale, nel 2011, aveva accolto il ricorso presentato da una societa’ esclusa dal bando di gara rilevando l’aggiramento e l’elusione delle norme sugli appalti pubblici. Siamo davanti a un solenne imbroglio, serve un soggetto terzo che faccia piena luce sulla vicenda- conclude Busia -. Dalla task force devono pero’ essere esclusi tutti coloro (dirigenti e legali) che a vario titolo a partire dal 2007 hanno avuto un ruolo nella stipula e nella gestione del Project financing”.