Toscana, Chincarini al Pd: Chiudere le Società della salute

“Le Società della salute sono un carrozzone inutile e dispendioso, bocciato dalla Corte costituzionale per la loro forma consortile e dalla storia per il loro insidacabile fallimento”. Lo dichiara Maria Luisa Chincarini, capogruppo di Centro Democratico in consiglio regionale della Toscana e segretario della IV Commissione politiche sociali e sanità. “Vorrei ricordare a tutti che l’aula del Consiglio regionale ha approvato, lo scorso 21 dicembre, un emendamento alla legge finanziaria 2014, presentato dalla sottoscritta e dal collega Stefano Mugnai, che prevede una proposta di superamento delle SdS entro e non oltre la fine di marzo”.

“Siamo ormai prossimi alla scadenza di questo mandato vincolante – ricorda Chincarini – eppure il Partito Democratico sembra divertirsi a giocare al gioco delle tre carte. Si fanno uscire le Società della salute dalla porta e si cerca di farle rientrare dalla finestra, con due proposte di legge che rischiano di peggiorare una situazione già allarmante, favorendo la disomogeneità sul territorio attraverso l’individuazione di Società della salute buone da far sopravvivere e altre cattive da sopprimere. E allora mi domando: cui prodest? Forse a coloro che continuano a praticare una forma clientelare della politica, che vede proprio in questi poltronifici la garanzia del consenso? E poi, chi e sulla base di quali criteri si deciderà quale SdS è buona e quale è cattiva?”.

“La proposta che ho presentato alla Commissione sanità è semplice ed efficace”, spiega Chincarini. “Prevede la definitiva chiusura delle Società della salute entro il 31 luglio 2014 e il ritorno dei servizi sociosanitari erogati dalle SdS in seno alle Asl; garantisce l’assorbimento del personale a tempo indeterminato da parte di Comuni e Asl per garantire i lavoratori e i livelli occupazionali; propone che incarichi e responsabilità del Direttore della SdS siano assunti dal responsabile di zona del distretto Asl; sostiene la necessità di destinare le attuali sedi delle Società della salute all’assistenza sociale”.

“La sanità regionale, oggi, vive un momento di profonda difficoltà a causa dei tagli del Governo. Per questo da anni mi batto affinché si riducano i costi inutili (quelli della burocrazia, per intenderci) per mantenere l’universalità del servizio sanitario e difenderne i servizi essenziali”, conclude Chincarini. “E questo è anche il senso della mia proposta di superamento delle Sds. Le spese inutili devono essere risparmiate e reinvestite nel miglioramento del nostro sistema sociosanitario. La semplificazione e lo snellimento burocratico rappresentano la via maestra per far uscire la nostra sanità dalle secche in cui si è incagliata: soltanto così possiamo difendere la più importante eccellenza della nostra Regione”.