Formisano: Centrosinistra sia aperto a confronto con centrodestra post Cav

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“La tattica di Berlusconi, nella ricomposizione della coalizione, appare gia’ evidente. Cerchera’, non solo di riunificare i due tronconi in cui si e’ scisso il Pdl, ma anche di aggregare altri soggetti, presentando un numero di liste molto ampio. D’altronde, nelle elezioni del 2013 la coalizione di centrodestra comprendeva non solo gli alleati storici della Lega ma anche Fratelli d’Italia, La Destra, Grande Sud, Mpa, Mir, Pensionati, Intesa Popolare, Liberi per un’Italia Equa e, al Senato, anche Cantiere Popolare e Basta Tasse. L’esperienza suggerisce di non sottovalutare mai le mosse di Berlusconi”. A scriverlo, in un articolo pubblicato sul quotidiano on line www.moderatiriformisti.it, e’ Nello Formisano, capogruppo a Montecitorio di Centro Democratico.

“Quindi, se non si vuole correre il rischio di una ennesima vittoria mancata, anche il centrosinistra deve articolarsi su una pluralita’ di partiti, cercando di dare una rappresentanza a tutti i settori della societa’ che sono compatibili con la propria visione politica”, aggiunge Formisano. “Certo, bisogna evitare le degenerazioni dell’Unione, assicurare una rigorosa disciplina di coalizione e un senso di responsabilita’, in base al quale gli interessi dell’Italia vengano prima di quelli della alleanza e gli interessi dell’alleanza prima di quelli del singolo partito. Pero’, e’ certo che il modello del partito a vocazione maggioritaria e’ un modello perdente in termini elettorali ed e’ un modello non apprezzabile sul piano politico in quanto, in realta’, dietro il termine elegante “vocazione maggioritaria” si celano, tendenze egemoniche”, si legge ancora nell’articolo.