Mezzogiorno, Capelli: Basta sottrarre fondi per sviluppo, governo intervenga

“In passato per finanziare le cose più strane c’era l’assalto alla diligenza dei soldi dello Stato. Con la crisi l’assalto è diventato più meschino: si sottraggono risorse, per lo più di provenienza europea, dai Fondi per lo sviluppo e la Coesione (ex fondi Fas) e dal Fondo di rotazione per l’attuazione delle politiche comunitarie”. Lo dichiara Roberto Capelli, deputato del Centro Democratico, autore di un’interrogazione parlamentare al ministro per la Coesione Territoriale Carlo Trigilia.

“Si tratta di risorse che si sarebbero dovute utilizzare per sviluppare le aree economicamente più depresse del Paese e che la crisi sta facendo ulteriormente arretrare, come dimostra la riesplosione del fenomeno dell’emigrazione. Basti pensare ai fondi per la ricostruzione dell’Aquila, che pure rientravano tra quei capitoli di spesa, ridotti per realizzare la “Scuola sperimentale di dottorato internazionale”, o ai 250 milioni di euro, sottratti allo sviluppo del Mezzogiorno per destinarli alla revisione dei contratti con la società Stretto di Messina spa. Ma sono solo punte di un iceberg, perché nel complesso lo “scippo” è di diversi miliardi di euro. In vista del nuovo Accordo di partenariato che sarà necessario stipulare tra Italia e Commissione Europea per decidere la destinazione dei Fondi comunitari per la coesione 2014-2020 – conclude Capelli – mi auguro che il Governo si pronunci quanto prima e ponga fine a queste decurtazioni inaccettabili. Il sud, il Mezzogiorno e la Sardegna non sono un bancomat”.