Toscana – Forteto, Chincarini: Basta difesa d’ufficio, restituire giustizia alle vittime

“E’ una vergogna”. Con queste parole Maria Luisa Chincarini, capogruppo di Centro Democratico in Consiglio regionale della Toscana e membro della commissione d’inchiesta sul Forteto, commenta la presa di posizione favorevole dei segretari del Pd Ivan Ferrucci e Patrizio Mecacci circa la mozione che sarà presentata domani dal gruppo del centrosinistra per il Mugello in consiglio dell’Unione dei Comuni’ per valutare la possibilità di costituirsi parte civile nella vicenda della Cooperativa di Vicchio. “Chi dovrebbe costituirsi parte civile?”, si domanda Chincarini.

“Forse – prosegue – i rappresentanti di quelle istituzioni locali che per decenni hanno ignorato e taciuto l’abominio del Forteto? Oppure tutte quelle presunte professionalità che, lavorando sul territorio, non hanno saputo porre alcun argine al compimento dei gravi reati di cui oggi sono imputati Rodolfo Fiesoli e i suoi sodali?”

“E’ quanto meno curioso – sottolinea l’esponente del Centro Democratico – che la politica per quarant’anni non si sia accorta che il Forteto è diventata la forte realtà economica che tutti conosciamo grazie soprattutto allo sfruttamento dei lavoratori e dei bambini anche di sei o sette anni, che venivano svegliati alle 4 del mattino per lavorare nel caseificio o caricare camion prima di andare a scuola. Per non parlare delle decine di abusi psicologici e fisici denunciati dalle vittime e che sono stati perpetrati per anni praticamente alla luce del sole”.

“Se questo fosse avvenuto in un’impresa privata si sarebbero levate grida di sdegno, invece in questo caso, nonostante le accuse e le prove di violenze private e sessuali terribili, è stato steso un velo di silenzio e omertà per quasi mezzo secolo finché un manipolo di consiglieri regionali, di cui mi pregio di far parte, e due coraggiosi Procuratori della Repubblica non hanno deciso di stracciarlo una volta per tutte”.

“Altre sono le priorità di cui la politica dovrebbe farsi carico se davvero ha a cuore la tenuta economica e sociale di un territorio: in un momento in cui i cittadini italiani sono oppressi da una delle più gravi e lunghe crisi economiche planetarie non è accettabile che non si abbia di meglio da fare che continuare in una difesa d’ufficio di chi, avendo la coscienza e le mani pulite, non ha proprio niente da temere”, aggiunge la Capogruppo.

“Alla vigilia dell’apertura del processo sul Forteto, in programma a settembre, chi ha davvero rispetto della magistratura e auspica piena giustizia per tutte le vittime della Cooperativa dovrebbe evitare simili prese di posizione. Oggi – conclude Chincarini – è prioritario restituire dignità e verità alle decine di minori che hanno subito le angherie del ‘Profeta’ Fiesoli e dei suoi complici. Il tempo sarà senza dubbio galantuomo con chi, pur lavorando nelle Istituzioni del territorio, è stato davvero estraneo a questi decenni di abusi, ricatti, minacce e, soprattutto, assordante silenzio”.